Ciao a tutti,
sono Silvia Borgis, una mamma X.
Qui sotto vi racconto un po’ della mia Sara.
L’ho scritto nel 2017, quando Sara aveva 9 anni. Ora lei è cresciuta…quante cose sono successe e cambiate da allora!!!

Sara è così, se è felice ti abbraccia. Perché la felicità va condivisa.

La felicità è semplicità, e a Sara basta vedere un gatto, abbracciare un cane, giocare con
l’acqua per essere felice.

Il mondo di Sara è spensierato, mai ostile, mai sbagliato.
Perché se c’è qualcuno di sbagliato è sempre solo lei, che si sente giudicata, inadeguata, fragile in questo mondo troppo complicato, con troppe pretese, troppe richieste.

Fragile come la sua sindrome, l’X fragile.

Forte come solo lei sa essere che è nata alla ventinovesima settimana di gestazione e con il suo chilo e settantaquattro grammi ha superato tutto, perché lei è semplicemente perfetta.

Perfetta perché non potrei immaginare diversa la mia piccola, che a nove anni guarda il mondo con gioia, in attesa della prossima avventura, del prossimo viaggio, della prossima festa, della prossima persona che potrà abbracciare per manifestare tutto il suo amore per la vita.

Curiosa perché lei vuole sapere cosa sta per accadere, e non importa se glielo hai già spiegato dieci volte, perché lei lo chiederà anche per l’undicesima e poi ancora, perché vuole essere sicura che nulla sia lasciato al caso, vuole sapere dove andrà, cosa farà, chi incontrerà, che tempo farà.

E poi lei ricorda tutto, anche avvenimenti di anni fa, perché nulla le sfugge, perché ricordare è
vivere e vivere è fondamentale.

Sara sa scegliere i suoi punti di riferimento, le persone importanti, per chiedere quello che da sola
non riesce a fare, perché qualcuno che l’aiuta lo trova sempre. E se poi vuole qualcosa, un gioco,
una caramella, te la chiede fino a quando l’avrà ottenuta.

Sara sogna, perché il suo mondo esiste, anche se è solo fantasia.
Come le sue Barbie, le sue principesse, i suoi peluche, che sono per lei amici fedeli, che sanno aspettare e non fanno domande difficili.
Come gli animali che ha incontrato nella vita, Cri-Cri il suo criceto, che non manca mai nei suoi racconti, e poi Lucky, Night e Conny i suoi amati amici cani, e Gazelle il pony
che ama accarezzare, accudire e cavalcare. Tutti pronti per un abbraccio, perché Sara con loro è felice.
Come lo era con Tino, il suo criceto che ormai non c’è più e che se le chiedi dov’è ora, ti risponde
semplicemente in un posto meraviglioso, perché per lei tutto è meraviglia.

Sara che ha insegnato a noi adulti ad affrontare un qualcosa di inaspettato,
di troppo grande, perché siamo tutti diversi, e possiamo lo stesso essere felici, e ce l’ha insegnato
con un abbraccio, un abbraccio che risolve tutto e ci porta ad affrontare un altro giorno pieno di vita, pieno della vita di Sara.

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